mercoledì 29 giugno 2011
sabato 7 maggio 2011
LA NAZIONE,Sarzana 07/05/2011
In bici sulla pista ‘fantasma’
Gita al mare fra i rischi
Anche l’unico tratto protetto, alla rotonda di Luni, è stato danneggiato da un’auto a Capodanno e da allora mai riparato. E chi alla fine del Vialone vuole arrivare verso il centro città
Sarzana, 7 maggio 2011 - Una «pedalata» nella pista ciclabile che non c’è più, spazzata via con una mano di vernice dopo anni di polemiche sulla sua pericolosità e numerosi incidenti, fra i quali uno mortale. Della vecchia «banchina unidirezionale» (solo per chi tornava dal mare verso la città) non resta più traccia, i ciclisti ora sfrecciano lungo due mini-corsie di emergenza, quasi sfiorate dalle auto in transito e con tutti i rischi del caso.
Anche l’unico tratto protetto, alla rotonda di Luni, è stato danneggiato da un’auto a Capodanno e da allora mai riparato. E chi alla fine del Vialone vuole arrivare verso il centro città, può tentare la sorte nel tracciato «a singhiozzo» della pista, spezzettato da muri invalicabili, auto in sosta vietata, lavori in corso, incroci stradali. Tentare di percorrere il tracciato fa venire lo sconforto: chi esce dal tunnel di via San Bartolomeo ha ottime probabilità di trovarsi la strada sbarrata da auto in sosta selvaggia. Non va meglio a chi si avventura nel tratto parallelo alla Variante Aurelia, spezzettato, sconnesso, a tratti invisibile.
Unica buona notizia: è stata tagliata la «savana» che copriva la pista all’altezza dei Bozi anche se chi la percorre alla fine per immettersi nel Viale XXV Aprile deve... superare un enorme masso e una rete di recinzione. Unica soluzione, scendere dalla bici e proseguire a piedi per un breve tratto. In quest’ottica si inserisce (a fatica...) la seconda «Giornata nazionale della bicicletta» promossa dal Ministero dell’Ambiente per «migliorare e incentivare l’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile». Il Comune di Sarzana ha aderito con entusiasmo, organizzando in collaborazione con l’Uisp una «pedalata» dal centro fino a Marinella proprio due giorni prima del passaggio del Giro d’Italia da Sarzana, in occasione della tappa Rapallo-Livorno. Appuntamento domani mattina alle 9,30 da piazza Matteotti da dove i «ciclisti della domenica » partiranno direzione del viale XXV Aprile attraverso la viabilità normale.
Scartata l’idea di avventurarsi su una pista ciclabile ancora incompleta: il prossimo passaggio è la realizzazione del tratto dalla stazione al sottopasso di via San Bartolomeo, considerato un po’ la prima «tappa» del Progetto Botta. «Proprio in questi giorni — sottolinea l’assessore all’ambiente Massimo Baudone — è in corso l’apertura delle buste della gara del secondo lotto della pista, il Comune investe 96mila euro a fronte di un finanziamento regionale di 460mila». Nel loro viaggio verso il mare i ciclisti saranno accompagnati da una pattuglia della polizia municipale che li seguirà durante il percorso, fianco a fianco con le decine di auto di sarzanesi diretti verso il mare. Altri vigili invece controlleranno gli incroci più a rischio al passaggio delle bici.
Perchè???
un grazie a coloro che si soffermano alcuni minuti, fabio.
l'autunno del 2009 oltre a un po' di pioggia ha portato la fine della pista ciclabile,almeno la parte più criticata,quella lungo il viale XXV aprile, mentre pezzetti di pista inutilizzata e inutilizzabile destinata ormai solo ai bisogni dei cani,restano all'altezza di via mazzincollo e nei pressi di grancasa.
è stata cancellata con un pò di colore nero però lei resiste,non si arrende e con l'aiuto di un pò di sole cerca di riemergere dalla sua fine, creando ancora più confusione con una marea di strisce che hanno trasformato il viale in un pentagramma.
o forse vuole solo ricordarci che se avesse funzionato,se avesse avuto una sede più consona,magari non in mezzo ad una autostrada ma tra alberi e campi, sarebbe stata apprezzata,non avrebbe costituito un pericolo per utenti e automobilisti ed avrebbe qualificato sia sarzana che marinella.
in questi mesi di esistenza del forum ci sono state moltissime visite da tante parti d'italia e dall'estero,non è un bel biglietto da visita per la nostra città che tanto punta sul turismo.
auguriamoci che questa non sia una fine ma un nuovo inizio,
continueremo a seguire la vicenda,
grazie a tutti i visitatori.
Il Secolo XIX (on – line) – 27/02/08 - Pag. 29
27/02/08 SEC – Viale xxv Aprile - Pista ciclabile a senso unico, pericolo pubblico per le due ruote
La corsia è transitabile solo Da Marinella a Sarzana. Chi arriva dalla parte opposta deve avventurarsi in mezzo alla strada
PISTA ciclabile Sarzana Marinella, praticamente… impraticabile. Ufficialmente non si tratta a livello tecnico di pista ciclabile, trattasi di “banchina a latere” della carreggiata. Le bici ed i motocicli la usano comunque in ambo i sensi. Come è noto invece, le due mini corsie sono utilizzabili da Marinella a Sarzana, ma non da Sarzana verso Marinella. Una situazione di estrema pericolosità, come dice Gianni Tendola, castelnovese,professore di educazione fisica, grande appassionato e tecnico delle due ruote come ha dimostrato nel suo libro “Pedala con il cuore e la testa, prontuario di ciclismo in pillole”, scritto insieme al campionissimo di casa nostra Alessandro Petacchi. «Si rischia la vita per un trabocchetto dell’amministrazione provinciale che, con disinvoltura, ha vietato l’accesso alla corsia con direzione Sarzana Marinella della pista ciclabile con un semplice cartello, obbligando chi va in bicicletta verso Marinella ad avventurarsi all’interno del tracciato automobilistico, diventato più stretto e ancora più pericoloso. E’ come se l’a Provincia dicesse ai cittadini: se volete andare in bicicletta sul viale XXV Aprile vi consiglio di farvi dare un passaggio in auto, con bici appresso, fino a Marinella e ritornate in bici a Sarzana per una bella pista larga e sicura!». Sul “vialone” si sono sempre allenati i ragazzini, la vettura davanti ed i miniciclisti “attaccati” al paraurti posteriore è un’immagine comune: operazione ormai impossibile continuare gli allenamenti da parte delle numerose società delle province della Spezia e Massa Carrara. «La soluzione più sensata – aggiunge Tendola – meno costosa e facilmente realizzabile prima che ci scappi il morto, è quella di eliminare la pista attuale, compreso il tratto con guardrail da Luni Mare a Marinella e segnare due corsie ciclabili su entrambi i lati e direzioni opposte,naturalmente, nell’attesa di una vera pista ciclabile degna di questo nome». La palla al presidente della provincia Marino Fiasella: «Nel bilancio 2008chestiamoapprovandoinquesti giorni – sottolinea – ci sono interventi significativi in due tranches di 400.000e300.000euro, stanziati per la messa in sicurezza e completamento della sede stradale. Dobbiamo avviare un nuovo studio per una soluzione che faccia davvero al caso di cicloamatori e ciclisti, perché non si fanno le cose a dispetto dei cittadini. Avremo venerdì un incontro con il Sindaco di Sarzana, e ne parleremo approfonditamente ». Sia Tendola che Fiasella nella loro analisi non possono non tenere in considerazione l’incidente occorso al consigliere provinciale del Partito democratico Paolo Musetti, investito mentre andava in bici su questa strada. «Quello che gli è successo _ dice Tendola _ è di una gravità inaudita ». Per il presidente, «Paolo si è dimostrato un grande signore sotto tutti i punti di vista,ci siamo sentiti e gli auguro di riprendersi al più presto». ALESSANDROGRASSOPERONI
da valdimagranews
La Nazione - 28/08/08 - pag. XII
«A rischio l’incolumità dei nostri ragazzi»
PROPOSTA
Micacchi e Rossi (Fi): «Banchina obsoleta: meglio cancellarla e rifarla ex novo»
A SETTEMBRE in Provincia si tornerà a parlare della pista ciclabile di Viale XXV Aprile a Sarzana. A darsi l’appuntamento, durante un incontro di alcuni mesi fa, sono state le società ciclistiche sportive e l’amministrazione provinciale. Una pista-trappola che ha portato i rappresentanti delle società ciclistiche giovanili della Val di Magra (Us Luni, Us Fiumaretta, Uc Casano, Us Bottegone) a mettere nero su bianco e inviare al presidente della Provincia, Marino Fiasella, all’assessore alla viabilità Giorgio Traversone e al sindaco di Sarzana Massimo Caleo, la richiesta di «una soluzione adeguata per permettere a questo sport di sopravvivere», ma in sicurezza. La pericolosità della strada rischia di penalizzare gli allenamenti e creare gravi difficoltà a chi deve garantire l’incolumità degli sportivi. Nella lettera le società chiedono «che venga assicurata la pratica degli allenamenti sul viale Sarzana-Marinella attualmente messa in pericolo dal restringimento della sede stradale causato dalla costruzione della pista ciclabile con barriere guard rail. Non potendo usufuire della pista, per ovvi motivi di velocità, i nostri corridori rischiano la loro incolumità percorrendo entrambi i sensi di marcia a stretto fianco delle automobili, e ancora più quando si tratta di autotreni. Si tenga presente che per la nostra attività sportiva, il percorso ad anello: viale XXV Aprile, bivio Turbina, Litoranea Fiumaretta e via Alta, era diventato la pista naturale degli allenamenti dei nostri ragazzi, quasi obbligatoria a causa dell’impraticabilità e pericolosità delle strade della nostra zona». Una situazione difficile messa in evidenza anche dai gravi incidenti occorsi sulla pista negli ultimi tempi.
MA IL DIBATTITO sulla pericolosità di quella pista continua con l’intervento del gruppo provinciale di FI. Per il capogruppo Oreste Micacchi «si è dovuto attendere un altro tragico evento per capire che la pista ciclabile di Viale 25 Aprile è stata realizzata male ed è quindi pericolosa per gli utenti sulle due ruote. Dopo il triste fatto dei giorni scorsi ora si parla di interventi per allungare il guard rail in legno che termina attualmente alla rotonda di Luni Mare ma, così facendo, si continuerebbe a perpetuare negli errori già commessi nel passato perché la pista ciclabile, per come è stata realizzata, è un intervento totalmente sbagliato». Micacchi suggerisce di dismettere l’attuale pista progettandone una completamente nuova allargando, dove possibile, la sede stradale. A Micacchi ha fatto seguito un’interpellanza del consigliere di Sarzana Gabriele Rossi, che torna alla carica chiedendo la realizzazione di «una pista ciclabile realizzata su una sede autonoma».Eravate al corrente della situazione?
La mia fatica è stata:
da www.sarzana.com, notizia del giorno 08 luglio 2003...
SARZANA — La pista ciclabile apre ma... a metà. L'amministrazione comunale, a molti mesi dalla fine dei lavori costati circa mezzo miliardo di vecchie lire, si è decisa a rendere la pista fruibile prima che il tempo acceleri un degrado già avviato. Per la verità non si tratta di un'unica pista ma di due tratti non collegati tra loro. Parte infatti nel quartiere di Crociata, all'altezza dell'ex oleificio in via Mazzincollo, e finisce con un salto di un paio di metri sul canale Rigoletto (nella foto). Impossibile proseguire anche se, oltre il salto «a picco», la pista prosegue, costeggia ancora via Mazzincollo, si inoltra all'interno del parcheggio della Grancasa e si ferma sulla variante Aurelia. Quel tratto resta ancora chiuso, sembra per controversie con la Grancasa proprietaria del terreno. Dall'altra parte della strada (attraversabile a rischio) il percorso riservato ai velocipedi riprende lungo la variante, poi costeggia il viale XXV Aprile fino ai Bozi di Saudino. Dove si ferma in attesa dei prossimi finanziamenti. Sulla pista ciclabile doppio senso di marcia per i velocipedi che hanno la precedenza agli incroci con strade, accessi o passi carrabili.
ufficio biciclette,
A fine Luglio 2004 l'Assessorato al Traffico e Mobilita' di Sarzana accoglie la proposta della associazione FIAB “Ruotalibera apuolunense” e delle forze politiche ambientaliste comunali, dando vita all'Ufficio Biciclette di Sarzana.
L'Ufficio e' costituito dall'Assessorato al Traffico e Mobilita', dall'Ufficio Traffico della Polizia Municipale e dalla dott. Annarosa Andrei in qualità di consulente FIAB, ed ha sede presso l'Ufficio Traffico della citta'.
Lo scopo dell'Ufficio Biciclette e' promuovere la ciclabilita' e pianificare gli interventi che riguardano le infrastrutture legate alle biciclette.
Questo nuovo ufficio intende incentivare l'uso della bicicletta non solo per il tempo libero, ma soprattutto per i movimenti casa-scuola e casa-lavoro, e quindi quale modalità di spostamento alternativa agli attuali spostamenti motorizzati pubblici e privati, contribuendo cosi' a ridurre il traffico cittadino, soprattutto nelle ore di punta, e conseguentemente i livelli di inquinamento atmosferico.
La bicicletta appartiene alla storia e alla tradizione della nostra citta' e vallata, quindi deve essere visto come un modo per riscoprire e riappropriarci delle nostre radici.
E' una opportunità alla mobilita' sostenibile, ed una chiara volonta' politica dell'Amministrazione che vuole incentivare l'uso delle due ruote anche per dare una risposta ecologica ai problemi odierni della viabilita' e dei parcheggi.