giovedì 21 luglio 2016

Ciclabile del Canale Lunense a rischio, tutti contro Sarzana

 da cittàdellaspezia:

http://www.cittadellaspezia.com/Val-di-Magra/Sarzana-Val-di-Magra/Ciclabile-del-Canale-Lunense-a-rischio-213088.aspx

Il Comune avrebbe dovuto affidare lavori per messa in sicurezza entro il 30 giugno invece è andato perso contributo della Regione. Accuse ed attacchi da Giampedrone, Battistini e Pucciarelli.
Val di Magra - Il mancato affidamento dei lavori per la realizzazione dei parapetti sul percorso della pista ciclabile sul Canale Lunense rischia di compromettere l'intero progetto finanziato dalla Comunità Europea con l'aggiunta di cofinanziamenti delle amministrazioni locali coinvolte. Sul banco degli imputati è quindi finito il Comune di Sarzana che avrebbe dovuto affidare l'intervento entro il 30 giugno, cosa che non è avvenuta con la conseguente perdita di 170mila euro che la Regione Liguria aveva stanziato e che ora invece torneranno al Ministero con poche possibilità di compiere nuovamente il percorso inverso.
Una situazione stigmatizzata questa mattina dall'assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone il quale ha evidenziato come in queste condizioni la pista abbia poche possibilità di essere omologata. “Riceviamo costantemente da tutti i Sindaci della Liguria richieste di finanziamento per opere o interventi di vario genere – ha affermato - non sempre, purtroppo, riusciamo a dare risposte positive vista la carenza generale di risorse. Ma quando ciò accade, ancor peggio è vedere che, a stanziamenti fatti, ci sono ancora amministrazioni che non riescono a spendere i soldi a loro assegnati pregiudicando la realizzazione di opere importanti. Oggi, a tutti i livelli, sapere impegnare bene le risorse e portare a termine le opere pubbliche nei tempi previsti e' lo spartiacque fra la buona e la cattiva amministrazione”.
Ancor più duri invece i toni utilizzati dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Francesco Battistini “Sarzana – ha detto - è decisa a silurare, per pura negligenza, un progetto finanziato con soldi pubblici. Un altro sonoro schiaffo da parte dell'amministrazione comunale ai suoi cittadini. Un fatto grave che, come MoVimento 5 Stelle, cercheremo di colmare, riservandoci l'ipotesi di preparare un esposto alla Corte dei Conti in modo che paghino i responsabili di un tale scempio. La pista ciclabile del Canale Lunense rischia di diventare l'ennesima opera incompiuta, questa volta non solo della città ma di tutta la vallata del Magra.
Grazie al Programma FSC 2007-2013, sono stati stanziati poco meno di 1 milione e 700mila euro di soldi pubblici per quello che doveva essere il suo più grande progetto, la Pista Ciclo-Pedonale del Canale Lunense, che prevedeva inizialmente l’installazione di barriere protettive sul canale solo in alcuni tratti. Una mancanza progettuale grave, messa a nudo da un incidente mortale occorso proprio a Sarzana, che ha reso necessario un’ulteriore iniezione di 170mila euro, sempre di fondi FSC, per la messa in sicurezza totale della rete ciclabile.
Sarzana fu designata come comune capofila tra Santo Stefano, Ortonovo e Castelnuovo. Mai scelta - oggi lo possiamo dire - fu più nefasta, visto che entro il 30 Giugno il comune avrebbe dovuto provvedere all'aggiudicazione dei lavori, almeno in via provvisoria, cosa che invece non è mai accaduta. A questo punto ci chiediamo: forse Cavarra e Baudone erano impegnati ad inaugurare un rubinetto di qualche fontanella, per “bucare” una scadenza che conoscevano già dallo scorso settembre?. L'ennesima figuraccia che rischia di buttare via milioni di soldi pubblici, di pesare sulla credibilità degli altri Comuni coinvolti nel progetto e sulle aspettative di tutti cittadini della val di Magra”.
Bocche cucite per il momento dal Comune interessato mentre sulla vicenda è intervenuta anche la consigliere regionale della Lega Nord Stefania Pucciarelli: “In questi ultimi mesi, leggendo le tanto ripetute quanto prevedibili dichiarazioni del Sindaco di Sarzana Alessio Cavarra in merito a presunti ritardi, incapacità e lentezze di Regione Liguria, mi ero quasi convinta che avesse ragione e noi fossimo quelli sempre, e comunque, in difetto rispetto al Comune. A ciò poi si sono aggiunte le polemiche strumentali di Michelucci e Paita del Pd, che volevano far passare l’idea di un certo disinteresse da parte di Regione Liguria nei confronti di un Comune noto per avere una forte tradizione di sinistra.
La pista ciclabile sul Canale Lunense, ad esempio, al cui progetto il Comune di Sarzana fa da capofila coinvolgendo i limitrofi S. Stefano, Castelnuovo e Ortonovo, non si potrà terminare in tempi brevi, per lo meno con un contributo regionale, perché il Comune di Sarzana è venuto meno ai suoi doveri nei confronti del territorio perdendo il treno per l'assegnazione della progettazione dei parapetti e così il Ministero, costatando la mancanza di un capitolo di spesa, si è ripreso indietro i soldi dalla Regione. C’è da chiedersi – ha aggiunto - se quest’opera rimarrà a questo punto incompiuta, visto che, ad oggi, non possiede i requisiti per la sicurezza di cui gli stessi Comuni hanno espresso il bisogno. Mi domando cosa faranno a difesa dell’interesse dei propri territori i Comuni danneggiati dalla negligenza del Sindaco di Sarzana. Quando il Sindaco Cavarra dovrà spiegare ai suoi cittadini e a quelli degli altri Comuni a cui ha tolto la possibilità di ottenere quei finanziamenti, perché un progetto milionario, lungo ed estenuante, sia di nuovo fermo, eviti per lo meno di dare, anche in questo caso, la colpa all’Ente Regionale”.
Mercoledì 20 luglio 2016 alle 16:46:24

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giovedì 11 febbraio 2016

Una proposta di Sarzana, che Botta! e Oltre per via Paradiso e pista ciclabile da sarzana@cittadellaspezia.com

Una proposta di Sarzana, che Botta! e Oltre per via Paradiso e pista ciclabile
Sarzana - “La pista ciclabile sul Canale Lunense, che avrebbe dovuto collegare Aulla a Ortonovo, è bloccata a Sarzana e rischia di diventare un’altra incompiuta. Il blocco deriva da due problemi, uno finanziario e uno tecnico. I denari stanziati sono finiti e l’opera, progettata dalla Provincia, non è stata rifinanziata per le note difficoltà dell’ente. Il percorso è bloccato in via Villefranche anche per un problema tecnico: occorre trovare una soluzione per bypassare la gora del Canale Lunense.
Per questo il Comitato Sarzana, che botta!, che con l’Associazione Oltre! e alcuni cittadini della zona, ha elaborato una proposta alternativa alla strada dello stadio, prospetta di dare un’unica soluzione ai problemi del traffico sportivo in via Paradiso e al proseguimento della pista ciclabile del Canale Lunense (planimetria nella foto)”. Così i portavoce del Comitato e dell’Associazione Oltre che a due giorni dall’incontro pubblico della bocciofila sottolineano: “Da via Villefranche la pista ciclabile potrebbe salire verso lo stadio, imboccare il percorso disegnato dall’ingegner Galletto nel progetto del Comune, che diventerebbe solo una strada ciclopedonale assai meno costosa. Non servirebbe un muro di 2,50, per precludere la vista delle partite, perché basterebbe una rete metallica e una siepe. Il cancello di accesso potrebbe essere chiuso in occasione di eventi sportivi a pagamento. Attraverso la passerella sul Calcandola, che dal 4 giugno 2014 caldeggiamo, la passeggiata pedonale e ciclabile tra i cipressi potrebbe ridiscendere su viale Alfieri. La Regione, che ha mostrato interesse al progetto del Comitato Botta, potrebbe essere ben interessata a incrementare l’investimento per non mandare sprecati i denari pubblici finora investiti dalla Provincia nella pista del Canale Lunense. La soluzione che prospettiamo è ecosostenibile, coerente con la destinazione dell’area del PRG, non compromette la salubrità della pista di atletica e del campo di basket. La proposta è volta a valorizzare un angolo suggestivo di Sarzana col filare di cipressi centenari che il Comune avrebbe già dovuto inserire nell’Albo comunale degli alberi monumentali, recependo la legge regionale 12 del 2015 che recita testualmente: “b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale”. Le potature molto alte delle chiome (per il passaggio di furgoni) e soprattutto il traffico non tutelano questo prezioso scorcio di Sarzana. Inoltre ci piace sottolineare come la proposta sia coerente con gli indirizzi scaturiti dalla Città delle Idee, che l’Amministrazione Cavarra ha avuto il merito di lanciare e che ora, ci auguriamo, non voglia disattendere proprio nei capitoli della mobilità ecosostenibile, del rispetto della natura e del paesaggio. Confidiamo che nell’assemblea di sabato mattina ci sia dato ascolto senza chiusure pregiudiziali”.

venerdì 25 settembre 2015

mercoledì 12 agosto 2015

lunedì 9 settembre 2013

Allo studio il progetto di due architetti sarzanesi per la realizzazione di percorsi ciclabili naturalistici (ndr: sarà la volta buona?)





Sono due giovani architetti sarzanesi ad aver proposto nelle scorse settimane al sindaco Alessio Cavarra un progetto per la realizzazione di percorsi ciclabili naturalistici destinati a collegare l’intera nostra provincia, nel quale si inserisce, appunto, anche il tratto Sarzana-Marinella.
Marco Bernardini e Alessio Bottari (questi i nomi dei due architetti), fanno parte, assieme ad Alessandro Flaminio e Massimo Cuttini del Bike ways project group (BPG) e hanno predisposto un progetto complessivo di collegamenti ciclabili che interessano tutta la provincia spezzina con l’obiettivo di arrivare a collegarla con la rete ciclabile della Toscana. Si tratta di un progetto innovativo a basso investimento in termine di costi poiché non prevede la creazione di nuove infrastrutture ma soltanto l’utilizzo di ciò che già esiste e, ovviamente, una sua valorizzazione e un’adeguata informazione.
Il progetto complessivo sarà presentato il prossimo 20 settembre nella sede della Regione Liguria in piazza De Ferrari.
Questa mattina il sindaco ha invitato l’assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita, seguita dai tecnici della Regione Liguria, ad effettuare un sopralluogo per verificarne la fattibilità nel tratto Sarzana-Marinella. Li hanno accompagnati l’assessore alla mobilità e all’ambiente Massimo Baudone, l’assessore allo sport Juri Michelucci, il presidente del Parco Montemarcello-Magra Francesco Pisani, il vice sindaco del comune di Ameglia Doriano Caputo, il sindaco di Ortonovo Francesco Pietrini.
“L’obiettivo della nostra amministrazione è quello di valorizzare le energie e le creatività locali – spiega il sindaco Cavarra. Oggi vorremmo farlo sostenendo la capacità progettuale di giovani concittadini che ci hanno proposto un progetto innovativo di particolare interesse. Ringrazio loro per le idee che ci hanno “consegnato” e l’assessore Paita per la rapidità con cui si è resa disponibile a discuterne”.
“Si tratta di un progetto molto interessante – ha dichiarato l’assessore Paita – per il pregio naturalistico delle zone che interessa ma anche poiché coerente con il progetto di pista ciclabile del Canale Lunense che abbiamo finanziato con i fondi Fas. Occorre, quindi, studiare le possibili connessioni tra i due progetti e il possibile collegamento con il ponte di Colombiera. Verificheremo, quindi, la possibilità di attingere ad altre risorse sui fondi Fas e, comunque, nei prossimi giorni ci coordineremo anche con il Canale Lunense e gli altri comuni per ragionare su questa possibilità”.
Soddisfatto anche l’assessore Baudone che sottolinea come “un progetto di questo tipo possa ulteriormente far crescere la cultura di una mobilità sostenibile come quella ciclabile, sulla quale, peraltro, il nostro comune ha già avviato una serie di progettualità a partire dal bike sharing che ha già riscosso un notevole successo”. (Fonte: www.comunesarzana.gov.it. Comunicato Stampa)

domenica 28 luglio 2013

La pista ciclabile è senza senso: progetto faraonico mai sbocciato - La Nazione - Sarzana

http://www.lanazione.it/sarzana/cronaca/2013/07/20/922462-pista-ciclabile-problemi-errori.shtml

Sarzana, 20 luglio 2013 - Il tempo per portare a compimento il «miracolo» di una pista ciclabile che, con criterio, collegasse il centro storico alla stazione ferroviaria non è mancato e, forse, neppure i soldi. Un progetto da 650mila euro approvato nel 2010 su un cofinanziamento della Regione da 487mila assegnato nel 2009 e altri 162mila stanziati dal Comune, il via ai lavori il 25 luglio del 2011. Ma il miracolo non si è compiuto. Chissà se è colpa dell’improbabile data di fine lavori mai corretta, l’inesistente 31 settembre 2012 ancora leggibile sul cartello del cantiere nel viale XXI Luglio.
Fatto sta che la pista ciclabile prevista dal «Piano Botta» non da ancora segni certi di diventare un’opera sensata e neppure decorosa. Anzi, «uno schiaffo al decoro di Sarzana» la definisce l’attivista del M5S Francesco Battistini in un dettagliato «screening» delle anomalie sul tratto realizzato con un «po’ di vernice gialla su un vecchio e malandato marciapiede in gres e, di tanto in tanto, qualche bel graffito bianco raffigurante una biciclettina».
Alle sue osservazioni su facebook ha risposto l’ex sindaco ora senatore Massimo Caleo spiegando, afferma Battistini, «di non aver realizzato l’opera con pavimentazione nuova, non sconnessa, idonea e antiscivolo proprio per preservare il valore storico dell’attuale marciapiede realizzato, negli anni ’60, con piccole mattonelle in gres».
«Peccato però — osserva Francesco Battistini — che se si vuol preservare il valore storico di un bene non ci si scarabocchia sopra con la vernice e non si tenta di tappare le numerose buche con del cemento a pronta presa tirato alla meglio».
Dunque bene rovinato e pericoli: le mattonelle con la pioggia sono «altamente sdrucciolevole», «la pavimentazione è sconnessa, piena di piccole buche, toppe improvvisate, crepe e dossi dovuti all’incuria». Sorpreso dalla richiesta dell’ex primo cittadino di lamentarsi «senza clamori» negli uffici comunali, Battistini si stupisce di dover «dover segnalare problemi del genere su un’opera appena costruita»: «assurdo, al limite della presa in giro» commenta. Insomma una pista spacciata per nuova ma realizzata riadattando una cosa vecchia per un uso diverso da quello per cui era stata progetta e «senza neppure la decenza di fare prima un minimo di restauro» sostiene, un’opera che «offende la dignità e l’intelligenza dei cittadini».
Ma i problemi della nuova pista ciclopedonale non si esauriscono nella pavimentazione sconnessa e inadeguata del viale XXI Luglio. Le contraddizioni tra la segnaletica orizzontale e quella verticale contano forse sull’acquisita capacità di pedoni e ciclisti di cavarsela a prescindere. I più attenti rischiano però di andare in confusione davanti ai disegnini sul marciapiede che mandano i pedoni a destra e i ciclisti a sinistra mentre il cartello dispone il contrario.
Quale indicazione seguire? Ancor più difficile, e pericolosa, la scelta nei punti in cui la pista svanisce nel nulla. Magari nel bel mezzo di un incrocio (via del Murello) dove gli automobilisti non hanno visibilità e rischiano di travolgere i malcapitati ciclisti che possono solo decidere quale delle due strade imboccare... in senso contrario. Oppure nella stradina, che costeggia l’asilo nido, troppo stretta per un doppio senso, quando si troveranno a scegliere in quale senso direzione... farsi travolgere.

lunedì 17 giugno 2013


FORSE SI RI-PARTE...

domenica 30 dicembre 2012

28/12/12 NAZ - Arrivano le biciclette ad elettricità. Si scava per sistemare le rastrelliere

La Nazione - (on-line) - 28/12/2012 - pag 18


Grazie al progetto con capofila il Parco di Montemarcello

ARRIVANO le biciclette condivise, quelle che con poco sforzo porteranno i turisti nel centro cittadino e in tutta la vallata. Per le strade trafficate, e l’ assenza di piste ciclabili le amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto «Bike Sharing» che ha come capofila l’Ente Parco di Montemarcello, si attrezzeranno. Studieranno come sistemare le sponde del canale Lunense da anni al centro di uno studio di fattibilità in materia di mobilità e le principali arterie di collegamento, cercando di superare il fallimento della pista ciclabile disegnata e poi «cancellata» per manifesta pericolosità su viale XXV Aprile. Il progetto di biciclette «condivise» parte da Sarzana e a macchia d’olio coinvolgerà anche i Comuni di Ameglia, Ortonovo, Lerici che hanno sposato il piano aperto con un bando nazionale dal Ministero dell’Ambiente e avviato dal Parco qualche anno fa. Ieri sono iniziati i lavori di allestimento degli stalli che renderanno operative le biciclette. Non saranno elettriche ma alimentate con una turbina che agevolerà la pedalata. Il progetto sarzanese è stato sviluppato dall’architetto Tornaboni e dall’assessore ai lavori pubblici Massimo Baudone. Gli scavi per installare le rastrelliere sono iniziati in piazza San Giorgio e nei prossimi giorni si trasferiranno a Porta Romana, i due punti individuati come punti di partenza per il viaggio sulle due ruote. Ancora da studiare la formula che consentirà ai ciclisti di prendere a noleggio i mezzi ma dei dettagli si occuperà la società «Bici in città» che sta promuovendo la campagna di utilizzo della bicicletta in tante città italiane. Compito indubbiamente più semplice in quei centri nei quali la filosofia della mobilità sulle due ruote, per evitare il
traffico e senza problemi di parcheggio, è avanti anni luce e lo è sempre stata. Città nelle quali le strade hanno sempre tenuto conto delle esigenze di chi volendo evitare di trascorre ore nel caos inforca la bici e giunge a destinazione. Per ora dunque arriveranno le bici, staccando allo sprint le piste ciclabili ancora in divenire. Quella su via Brigata Muccini è legata al progetto Botta, in viale XXI Luglio i lavori sono appena ripartiti dopo un lungo stop e nelle altre zone non esistono spazi adeguati. Ma il primo passo è stato compiuto e a breve le rastrelliere saranno pronte. Attraverso pannelli fotovoltaici si innescherà l’alimentazione elettrica che fornirà «benzina» alle biciclette. Si «accenderanno» con una chiavetta fornita dalla società di gestione, con costi ancora da stabilire.
Massimo Merluzzi

lunedì 18 giugno 2012

Tuffati in un 'mare' di multe e polemiche

La Nazione - Sarzana

Primo weekend estivo tra parcheggi selvaggi, tariffe contestate e spiagga erosa

Pista ciclabile: primo weekend estivo tra parcheggi selvaggi, tariffe contestate e spiagga erosa
 
Il mare di Livorno
Sarzana, 18 giugno 2012 - E’ «SCOPPIATA» l’estate e il litorale sarzanese si è ritrovato invaso dai turisti. La voglia di mare, dopo settimane di tempo incerto, è stata più forte di code, caccia al parcheggio, pericolo elevatissimo di contravvenzioni e calca sulla battigia soprattutto negli spazi liberi attrezzati. Spiagge che dopo qualche difficoltà causata da mareggiate e pulizia rallentata si sono presentate con la solita buona volontà anche se molte strutture faticano, e non poco, a reggere il confronto. Stessa spiaggia, insomma, ma anche stesse polemiche di inizio stagione quando ancora le misure non sono ancora chiare e trovare la giusta dimensione dopo il lungo inverno necessita di adattamento. Chi è abituato a frequentare Marinella nei mesi invernali fa fatica a pensare che esistano spazi di sosta autorizzati per le macchine e non solo lo stradone della Litoranea.

SOLITE lamentele per l’indigesto foglietto giallo «affrancato» al parabrezza e anche per il pagamento delle tariffe orarie. Da lunedì scorso è iniziato il pattugliamento della polizia municipale anche nel lungomare, da Marinella a Fiumaretta essendo unificati i due comandi, e nel primo weekend di vera estate sono fioccate decine di contravvenzioni per divieto di sosta nonostante cartellonistica e talvolta buon senso indichino soluzioni alternative. I parcheggi a pagamento soprattutto ieri pomeriggio erano stracolmi: qualcuno come al solito ha storto il naso di fronte al tariffario anche se il peso della contravvenzione è di ben lungo superiore alla spesa di una sosta autorizzata, sotto al sole cocente ma se non altro al riparo da «mazzate». Il costo della sosta varia a seconda del parcheggio ma parte da euro 2.50 nella fascia oraria (8-14 oppure 14-20) oppure 4 euro tutto il giorno oppure euro 3.50 mezza giornata e 6 l’intera. Insomma cifre non certo da capogiro di fronte alle 38 euro per divieto di sosta per aver parcheggiato in piena tenuta, in zona disco orario non rispettata oppure lungo via Marinella ai bordi della carreggiata sino quasi al confine con il Comune di Ortonovo. Insomma, stessa spiaggia, ma che fatica arrivarci. Inutile e pericolosissimo provarci in bicicletta partendo da Sarzana per l’ormai dichiarato fallimento della pista ciclabile di cui restano righe confuse e cancellature. Ma chi ci prova, compresi i motociclisti, devono stare molto attenti alla fila interminabile di canne che penzolano altissime verso la carreggiata. E a proposito di pericoli: da anni la Consulta di Marinella chiede il divieto di sosta dei mezzi lungo la Litoranea in particolare verso monti. Le macchine in sosta infatti ostruiscono la visibilità agli automobilisti che escono dai parcheggi creando pericolo anche ai pedoni.
Le ultime mareggiate, arrivate proprio alla vigilia delle aperture, hanno creato non pochi problemi ad alcuni stabilimenti balneari. La spiaggia «mangiata» dal mare è stata compensata dalla collaborazione tra stabilimenti e l’avallo del Comune che ha concesso di usufruire di spazi di confine tra bagni per sistemare file di ombrelloni. «Qualche problema di pulizia c’è ancora - commentano alcuni balneatori - ma dopo aver smaltito tonnellate di materiale dopo l’alluvione di ottobre quella dello scorso mese ci ha spiazzati ma abbiamo fatto il possibile per liberare le spiagge e parcheggi. E le spese sono state davvero tante».
Massimo Merluzzi

lunedì 20 febbraio 2012

Le piste ciclabili non ci sono, l’inquinamento cresce

da ILTIRRENO cronaca MASSA-CARRARA

Gentile signor sindaco, la commissione viabilità, piste ciclabili e inquinamento atmosferico del Circolo "Dossetti" e dell'Associazione "Vittorio Foa" è costretta a rivolgersi a lei ancora una volta per sottoporle alcune emergenze rispetto alle quali la popolazione sarzanese attende risposte veritiere e trasparenti.

Non siamo, noi, ripetitivi ed assillanti, ma è l'Amministrazione ad essere inadempiente e a non dare alcuna risposta agli interrogativi posti, mostrando di non tenere in considerazione istanze profondamente sentite dalla popolazione.

E' quindi nostro dovere ritornare periodicamente sull'argomento, la cui soluzione costituisce certamente una priorità. Sarzana - che pur basa una parte importante della propria attività economica sul turismo - è totalmente priva di uno strumento fortemente inerente a questo settore : le piste ciclabili.

Sperperati e totalmente bruciati i milioni messi a disposizione per le strutture attorno alla Variante (finanziate da fondi europei) e nel Viale XXV Aprile ( con fondi della Provincia ); fatta balenare l'ipotesi di una pista legata al Progetto Botta e all'assurda asfaltatura dello stradone che costeggia il Calcandola, niente è ancora visibile agli occhi della popolazione e dei turisti, che sembrano condannati ad essere privi di piste ciclabili anche nelle prossime primavera ed estate.

Nessuna esistenza di percorsi di questo tipo nella viabilità ordinaria, a differenza di quanto accade nelle vicine La Spezia, Carrara e Massa. Chi si avventura in bicicletta nelle strade del centro o in quelle che dal Centro vanno alle periferie, si espone a seri pericoli di investimento per lo spazio inesistente per ciclisti e pedoni. Evidenziamo anche un altro problema: la popolazione non è a conoscenza dei dati inerenti l'inquinamento atmosferico, tema che è stato al centro - in passato - di dibattito e discussione e che ora è tenuto nascosto, forse per non spaventare la popolazione.

Sarebbe importante avere - al riguardo - periodici riscontri, che diano elementi di conoscenza ai cittadini. Restiamo in attesa di una risposta puntuale e precisa a questi interrogativi, che certamente esprimono esigenze d'informazione e conoscenza per la cittadinanza.

Circolo Dossetti e Assoc. Vittorio Foa

01 febbraio 2012

mercoledì 29 giugno 2011

sabato 7 maggio 2011

LA NAZIONE,Sarzana 07/05/2011

In bici sulla pista ‘fantasma’
Gita al mare fra i rischi

Anche l’unico tratto protetto, alla rotonda di Luni, è stato danneggiato da un’auto a Capodanno e da allora mai riparato. E chi alla fine del Vialone vuole arrivare verso il centro città

http://adv.ilsole24ore.it/5/lanazione.ilsole24ore.com/08/ros/773093390/VideoBox_180x150/OasDefault/Autopromo_MONRIF_Nazione_square/box_GOOGLE_Monrif7469074691.html/35373066373936393464393832653130?_RM_EMPTY_

Sarzana, 7 maggio 2011 - Una «pedalata» nella pista ciclabile che non c’è più, spazzata via con una mano di vernice dopo anni di polemiche sulla sua pericolosità e numerosi incidenti, fra i quali uno mortale. Della vecchia «banchina unidirezionale» (solo per chi tornava dal mare verso la città) non resta più traccia, i ciclisti ora sfrecciano lungo due mini-corsie di emergenza, quasi sfiorate dalle auto in transito e con tutti i rischi del caso.

Anche l’unico tratto protetto, alla rotonda di Luni, è stato danneggiato da un’auto a Capodanno e da allora mai riparato. E chi alla fine del Vialone vuole arrivare verso il centro città, può tentare la sorte nel tracciato «a singhiozzo» della pista, spezzettato da muri invalicabili, auto in sosta vietata, lavori in corso, incroci stradali. Tentare di percorrere il tracciato fa venire lo sconforto: chi esce dal tunnel di via San Bartolomeo ha ottime probabilità di trovarsi la strada sbarrata da auto in sosta selvaggia. Non va meglio a chi si avventura nel tratto parallelo alla Variante Aurelia, spezzettato, sconnesso, a tratti invisibile.

Unica buona notizia: è stata tagliata la «savana» che copriva la pista all’altezza dei Bozi anche se chi la percorre alla fine per immettersi nel Viale XXV Aprile deve... superare un enorme masso e una rete di recinzione. Unica soluzione, scendere dalla bici e proseguire a piedi per un breve tratto. In quest’ottica si inserisce (a fatica...) la seconda «Giornata nazionale della bicicletta» promossa dal Ministero dell’Ambiente per «migliorare e incentivare l’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile». Il Comune di Sarzana ha aderito con entusiasmo, organizzando in collaborazione con l’Uisp una «pedalata» dal centro fino a Marinella proprio due giorni prima del passaggio del Giro d’Italia da Sarzana, in occasione della tappa Rapallo-Livorno. Appuntamento domani mattina alle 9,30 da piazza Matteotti da dove i «ciclisti della domenica » partiranno direzione del viale XXV Aprile attraverso la viabilità normale.

Scartata l’idea di avventurarsi su una pista ciclabile ancora incompleta: il prossimo passaggio è la realizzazione del tratto dalla stazione al sottopasso di via San Bartolomeo, considerato un po’ la prima «tappa» del Progetto Botta. «Proprio in questi giorni — sottolinea l’assessore all’ambiente Massimo Baudone — è in corso l’apertura delle buste della gara del secondo lotto della pista, il Comune investe 96mila euro a fronte di un finanziamento regionale di 460mila». Nel loro viaggio verso il mare i ciclisti saranno accompagnati da una pattuglia della polizia municipale che li seguirà durante il percorso, fianco a fianco con le decine di auto di sarzanesi diretti verso il mare. Altri vigili invece controlleranno gli incroci più a rischio al passaggio delle bici.

giovedì 19 novembre 2009

La Nazione - 17/11/09 - pag. 12


La Nazione - 17/11/09 - pag. 12

SICUREZZA

ANCHE DOPO la definitiva «scomparsa» la pista ciclabile lungo il Viale XXV Aprile continua a far discutere: a fine estate era stata decisa la sua cancellazione, in seguito alle polemiche dovute ai numerosi incidenti e alle proteste degli stessi ciclisti stanchi di rischiare tutti i giorni l’incolumità su una striscia d’asfalto inadeguata. Mesi (anzi, anni) di discussioni fino alla mano di vernice che ha tolto di mezzo la banchina riportando il Viale XXV Aprile a come era prima, ovvero con due banchine laterali e una carreggiata stradale più larga. Sparita del tutto la banchina così come i soldi utilizzati a suo tempo per realizzarla. Problemi finiti? Nemmeno per sogno: proprio la sovrapposizione fra segnaletica vecchia e nuova crea confusione e pericoli soprattutto la sera quando l’illuminazione è scarsa e i punti di riferimento vengono meno. In alcuni tratti al centro della carreggiata corrono parallele due righe di mezzeria e per l’automobilista è praticamente impossibile capire quale sia quella «buona». E i ciclisti? Se per tornare dal mare hanno una corsia abbastanza larga, all’andata devono accontentarsi di una corsia stretta. Entrambe, ovviamente, senza alcuna protezione dal traffico delle auto.

lunedì 20 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

da www.cittadellaspezia.com/

Rossi (PDL) a Caleo: "Cancellata ciclabile Sarzana-Marinella. Bene ma 2 milioni sono andati in fumo"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del consigliere comunale sarzanese Gabriele Rossi diretta al sindaco di Sarzana Massimo Caleo:
"Caro Signor Sindaco, domenica 5 luglio la prima pagina della cronaca di Sarzana di un quotidiano locale sotto il titolo “Addio alla pista ciclabile” riportava due notizie importanti: una bella e una brutta. Quella bella ci diceva che la fantomatica pista ciclabile Marinella - Sarzana sarà cancellata. La brutta ci ricordava che erano finiti in fumo 2 milioni di euro!
Di fronte a queste notizie non possiamo non porci almeno una domanda. Perché non si sono ascoltate per tempo le indicazioni e le sollecitazioni della minoranza di Forza Italia e di quanti avevano espresso, da subito, argomentate perplessità sulla costruzione della pista ciclabile?
Per quanto ci riguarda vogliamo sottolineare doverosamente, seppure in modo sommario, l’interrogazione del 23 novembre 2005 (prot. n. 40338) dove, unitamente al collega Andrea Pizzuto, chiedevamo, senza alcuna remora, che tale pista fosse cancellata poiché l’incolumità e la sicurezza delle persone devono essere le priorità di ogni azione amministrativa. Nel giugno successivo ribadivamo le nostre preoccupazioni interrogandola nuovamente attesi i timori e le proteste che accompagnavano la costruzione della pista ciclabile (interrogazione prot. n. 20796 dell’8.06.2006). Con una lettera dell’agosto 2008 (prot. n. 28027 del 26.08.2008), infine, rappresentavamo, tra l’altro, a seguito di un grave incidente stradale verificatosi nel Viale XXV Aprile, che i fatti davano ragione a noi e a quanti si battevano affinché la pista ciclabile fosse fruita nella massima sicurezza e che tale sicurezza poteva essere garantita solo da un percorso realizzato su una sede autonoma.
Con questa lettera aperta non chiediamo a Lei, Signor Sindaco, privilegi, favori o approvazioni per quanto diciamo e facciamo, ma maggiore disponibilità all’ascolto. Sempre. Potrebbe succedere di risparmiare tempo e pubblico denaro!

Cordiali saluti.
Gabriele ROSSI
Consigliere Comunale PDL

06/07/2009 14:34:51
redazione

venerdì 14 novembre 2008

da:www.ilcittadinosarzana.it

SARZANA - MARINELLA: SEMPRE IN ATTESA DI UNA PISTA CICLABILE FUNZIONALE

La pista ciclabile dovrebbe unire il centro cittadino al quartiere di Marinella, consentendo in tal modo di privilegiare un sistema di trasporto che unisce in sé molteplici positività, come ad esempio decongestionamento del traffico e minore inquinamento; rientra inoltre nelle linee guida del nuovo piano della sosta che punta, tra l’altro, a ridurre il traffico dal centro storico, privilegiando sistemi alternativi e parcheggi decentrati. La primavera ormai lontana e l’estate, in parte già trascorsa, sarebbero state le stagioni ideali per rendere finalmente fruibile la pista ciclabile e consentire quindi il “decollo” di questo sistema alternativo di mobilità.

Invece, la situazione permane nelle solite condizioni segnalate e non si ha nessuna speranza di veder completati i vari tratti mancanti. La pista rimane sempre a senso unico e incompleta. Anzi, notiamo anche qualche peggioramento: i “birilli di gomma” sono ormai tutti divelti e giacciono in mezzo al percorso ciclabile, con ulteriore rischio per chi percorre tale pista. Inoltre, dove manca la protezione in legno, è difficile individuare correttamente la “scolorita” delimitazione del tracciato, in ore notturne per l’assenza di illuminazione stradale ed in ore diurne per il forte sole estivo.

La realizzazione della corsia ciclabile ha ridotto la carreggiata e, la mancanza di un percorso da Sarzana a Marinella, porta parecchi ciclisti ad usare parte della sede stradale, riducendo ulteriormente l’ampiezza della carreggiata ad uso delle vetture, con situazioni di pericolo per la loro incolumità.

27/09/08 NAZ - Pista ciclabile? No, alcova per sesso a pagamento


La Nazione - 27/09/08 - pag. XII

DEGRADO IL TRATTO DIETRO IL DISTRIBUTORE AI «BOZI» E’ RICETTACOLO DI IMMONDIZIA E VEGETAZIONE

UNA PISTA CICLABILE «fantasma», sconosciuta ai più: è la prosecuzione sul viale XXV Aprile di quella realizzata dal Comune che ora parte dal quartiere Crociata, attraversa la Variante Aurelia, costeggia distributore e autolavaggio, e lì nella zona dei «Bozi» si ferma. Definirla «ciclabile» è un eufemismo, almeno da quanto si vede a occhio nudo ed è stato documentato anche dalle foto sul sito www.ilcittadinosarzana.it. Procedendo dal retro del distributore «Tamoil» e andando verso l’autolavaggio, la pista non è più ciclabile a causa della foltissima vegetazione che la invade quasi interamente. Non è neppure «pedonale» a meno che chi avesse voglia di affrontarla non indossi un paio di stivali di gomma. Il tutto però facendo bene attenzione a non «restare attaccati» a uno dei tanti ricordini sparsi sulla pista: confezioni aperte e vuote di profilatici di varie marche, profilattici usati di tutti i colori, salviette umidificate e fazzoletti di carta usati. E ancora, secondo la denuncia del «cittadino on line»: escrementi umani, tubetti di crema, calze autoreggenti e una confezione di body, un tanga e una collana. Montagne di rifiuti sparse lungo il tracciato di quella che era nata come pista per ciclisti ed è diventata alcova per incontri di sesso a pagamento. «Per diverse sere — dicono i responsabili di cittadinodisarzana.it — abbiamo notato un taxi fermarsi davanti al cancello dell’area Bozi» per scaricare prostitute e trans, in barba alle ordinanze del sindaco di Sarzana. Sporcizia, incuria: senza contare i costi sostenuti dall’amministrazione comunale per realizzare un tronco di pista assolutamente inutile. La Variante Aurelia la divide dal tratto iniziale della Crociata e non è in alcun modo collegabile con la pista ciclabile realizzata dalla Provincia sul Viale XXV Aprile. Motivo? Quest’ultima (a sua volta al centro di critiche) corre sul lato sinistro del viale, la pista fatta dal Comune di Sarzana dal retro dell’autolavaggio sfocia sul lato destro, finendo però in un piazzale».

da: www.valdimagranews.com

Perchè???

il motivo di questo blog è dovuto al fatto che una bella mattina di giugno ho deciso di andare al mare in bicicletta con i miei figli, ricordandomi che tempo fa era stata pubblicizzata sui quotidiani locali la realizzazione di una pista ciclabile che collega sarzana a marinella; premetto che abito in una traversa di via falcinello, zona ghiaia e che già raggiungere l'inizio della pista ciclabile è un'impresa, anzi una caccia al tesoro, al blog il resto del viaggio.
un grazie a coloro che si soffermano alcuni minuti, fabio.

l'autunno del 2009 oltre a un po' di pioggia ha portato la fine della pista ciclabile,almeno la parte più criticata,quella lungo il viale XXV aprile, mentre pezzetti di pista inutilizzata e inutilizzabile destinata ormai solo ai bisogni dei cani,restano all'altezza di via mazzincollo e nei pressi di grancasa.

è stata cancellata con un pò di colore nero però lei resiste,non si arrende e con l'aiuto di un pò di sole cerca di riemergere dalla sua fine, creando ancora più confusione con una marea di strisce che hanno trasformato il viale in un pentagramma.

o forse vuole solo ricordarci che se avesse funzionato,se avesse avuto una sede più consona,magari non in mezzo ad una autostrada ma tra alberi e campi, sarebbe stata apprezzata,non avrebbe costituito un pericolo per utenti e automobilisti ed avrebbe qualificato sia sarzana che marinella.

in questi mesi di esistenza del forum ci sono state moltissime visite da tante parti d'italia e dall'estero,non è un bel biglietto da visita per la nostra città che tanto punta sul turismo.
auguriamoci che questa non sia una fine ma un nuovo inizio,

continueremo a seguire la vicenda,
grazie a tutti i visitatori.

Il Secolo XIX (on – line) – 27/02/08 - Pag. 29

27/02/08 SEC – Viale xxv Aprile - Pista ciclabile a senso unico, pericolo pubblico per le due ruote

La corsia è transitabile solo Da Marinella a Sarzana. Chi arriva dalla parte opposta deve avventurarsi in mezzo alla strada

PISTA ciclabile Sarzana Marinella, praticamente… impraticabile. Ufficialmente non si tratta a livello tecnico di pista ciclabile, trattasi di “banchina a latere” della carreggiata. Le bici ed i motocicli la usano comunque in ambo i sensi. Come è noto invece, le due mini corsie sono utilizzabili da Marinella a Sarzana, ma non da Sarzana verso Marinella. Una situazione di estrema pericolosità, come dice Gianni Tendola, castelnovese,professore di educazione fisica, grande appassionato e tecnico delle due ruote come ha dimostrato nel suo libro “Pedala con il cuore e la testa, prontuario di ciclismo in pillole”, scritto insieme al campionissimo di casa nostra Alessandro Petacchi. «Si rischia la vita per un trabocchetto dell’amministrazione provinciale che, con disinvoltura, ha vietato l’accesso alla corsia con direzione Sarzana Marinella della pista ciclabile con un semplice cartello, obbligando chi va in bicicletta verso Marinella ad avventurarsi all’interno del tracciato automobilistico, diventato più stretto e ancora più pericoloso. E’ come se l’a Provincia dicesse ai cittadini: se volete andare in bicicletta sul viale XXV Aprile vi consiglio di farvi dare un passaggio in auto, con bici appresso, fino a Marinella e ritornate in bici a Sarzana per una bella pista larga e sicura!». Sul “vialone” si sono sempre allenati i ragazzini, la vettura davanti ed i miniciclisti “attaccati” al paraurti posteriore è un’immagine comune: operazione ormai impossibile continuare gli allenamenti da parte delle numerose società delle province della Spezia e Massa Carrara. «La soluzione più sensata – aggiunge Tendola – meno costosa e facilmente realizzabile prima che ci scappi il morto, è quella di eliminare la pista attuale, compreso il tratto con guardrail da Luni Mare a Marinella e segnare due corsie ciclabili su entrambi i lati e direzioni opposte,naturalmente, nell’attesa di una vera pista ciclabile degna di questo nome». La palla al presidente della provincia Marino Fiasella: «Nel bilancio 2008chestiamoapprovandoinquesti giorni – sottolinea – ci sono interventi significativi in due tranches di 400.000e300.000euro, stanziati per la messa in sicurezza e completamento della sede stradale. Dobbiamo avviare un nuovo studio per una soluzione che faccia davvero al caso di cicloamatori e ciclisti, perché non si fanno le cose a dispetto dei cittadini. Avremo venerdì un incontro con il Sindaco di Sarzana, e ne parleremo approfonditamente ». Sia Tendola che Fiasella nella loro analisi non possono non tenere in considerazione l’incidente occorso al consigliere provinciale del Partito democratico Paolo Musetti, investito mentre andava in bici su questa strada. «Quello che gli è successo _ dice Tendola _ è di una gravità inaudita ». Per il presidente, «Paolo si è dimostrato un grande signore sotto tutti i punti di vista,ci siamo sentiti e gli auguro di riprendersi al più presto». ALESSANDROGRASSOPERONI

da valdimagranews

La Nazione - 28/08/08 - pag. XII

«A rischio l’incolumità dei nostri ragazzi»

PROPOSTA
Micacchi e Rossi (Fi): «Banchina obsoleta: meglio cancellarla e rifarla ex novo»

A SETTEMBRE in Provincia si tornerà a parlare della pista ciclabile di Viale XXV Aprile a Sarzana. A darsi l’appuntamento, durante un incontro di alcuni mesi fa, sono state le società ciclistiche sportive e l’amministrazione provinciale. Una pista-trappola che ha portato i rappresentanti delle società ciclistiche giovanili della Val di Magra (Us Luni, Us Fiumaretta, Uc Casano, Us Bottegone) a mettere nero su bianco e inviare al presidente della Provincia, Marino Fiasella, all’assessore alla viabilità Giorgio Traversone e al sindaco di Sarzana Massimo Caleo, la richiesta di «una soluzione adeguata per permettere a questo sport di sopravvivere», ma in sicurezza. La pericolosità della strada rischia di penalizzare gli allenamenti e creare gravi difficoltà a chi deve garantire l’incolumità degli sportivi. Nella lettera le società chiedono «che venga assicurata la pratica degli allenamenti sul viale Sarzana-Marinella attualmente messa in pericolo dal restringimento della sede stradale causato dalla costruzione della pista ciclabile con barriere guard rail. Non potendo usufuire della pista, per ovvi motivi di velocità, i nostri corridori rischiano la loro incolumità percorrendo entrambi i sensi di marcia a stretto fianco delle automobili, e ancora più quando si tratta di autotreni. Si tenga presente che per la nostra attività sportiva, il percorso ad anello: viale XXV Aprile, bivio Turbina, Litoranea Fiumaretta e via Alta, era diventato la pista naturale degli allenamenti dei nostri ragazzi, quasi obbligatoria a causa dell’impraticabilità e pericolosità delle strade della nostra zona». Una situazione difficile messa in evidenza anche dai gravi incidenti occorsi sulla pista negli ultimi tempi.

MA IL DIBATTITO sulla pericolosità di quella pista continua con l’intervento del gruppo provinciale di FI. Per il capogruppo Oreste Micacchi «si è dovuto attendere un altro tragico evento per capire che la pista ciclabile di Viale 25 Aprile è stata realizzata male ed è quindi pericolosa per gli utenti sulle due ruote. Dopo il triste fatto dei giorni scorsi ora si parla di interventi per allungare il guard rail in legno che termina attualmente alla rotonda di Luni Mare ma, così facendo, si continuerebbe a perpetuare negli errori già commessi nel passato perché la pista ciclabile, per come è stata realizzata, è un intervento totalmente sbagliato». Micacchi suggerisce di dismettere l’attuale pista progettandone una completamente nuova allargando, dove possibile, la sede stradale. A Micacchi ha fatto seguito un’interpellanza del consigliere di Sarzana Gabriele Rossi, che torna alla carica chiedendo la realizzazione di «una pista ciclabile realizzata su una sede autonoma».

Eravate al corrente della situazione?

La mia fatica è stata:

da www.sarzana.com, notizia del giorno 08 luglio 2003...

Apre (a metà) la nuova pista ciclabile
SARZANA — La pista ciclabile apre ma... a metà. L'amministrazione comunale, a molti mesi dalla fine dei lavori costati circa mezzo miliardo di vecchie lire, si è decisa a rendere la pista fruibile prima che il tempo acceleri un degrado già avviato. Per la verità non si tratta di un'unica pista ma di due tratti non collegati tra loro. Parte infatti nel quartiere di Crociata, all'altezza dell'ex oleificio in via Mazzincollo, e finisce con un salto di un paio di metri sul canale Rigoletto (nella foto). Impossibile proseguire anche se, oltre il salto «a picco», la pista prosegue, costeggia ancora via Mazzincollo, si inoltra all'interno del parcheggio della Grancasa e si ferma sulla variante Aurelia. Quel tratto resta ancora chiuso, sembra per controversie con la Grancasa proprietaria del terreno. Dall'altra parte della strada (attraversabile a rischio) il percorso riservato ai velocipedi riprende lungo la variante, poi costeggia il viale XXV Aprile fino ai Bozi di Saudino. Dove si ferma in attesa dei prossimi finanziamenti. Sulla pista ciclabile doppio senso di marcia per i velocipedi che hanno la precedenza agli incroci con strade, accessi o passi carrabili.

ufficio biciclette,

da: http://www.sarzana.org/servizi/biciclette/default.htm

A fine Luglio 2004 l'Assessorato al Traffico e Mobilita' di Sarzana accoglie la proposta della associazione FIAB “Ruotalibera apuolunense” e delle forze politiche ambientaliste comunali, dando vita all'Ufficio Biciclette di Sarzana.

L'Ufficio e' costituito dall'Assessorato al Traffico e Mobilita', dall'Ufficio Traffico della Polizia Municipale e dalla dott. Annarosa Andrei in qualità di consulente FIAB, ed ha sede presso l'Ufficio Traffico della citta'.

Lo scopo dell'Ufficio Biciclette e' promuovere la ciclabilita' e pianificare gli interventi che riguardano le infrastrutture legate alle biciclette.

Questo nuovo ufficio intende incentivare l'uso della bicicletta non solo per il tempo libero, ma soprattutto per i movimenti casa-scuola e casa-lavoro, e quindi quale modalità di spostamento alternativa agli attuali spostamenti motorizzati pubblici e privati, contribuendo cosi' a ridurre il traffico cittadino, soprattutto nelle ore di punta, e conseguentemente i livelli di inquinamento atmosferico.
La bicicletta appartiene alla storia e alla tradizione della nostra citta' e vallata, quindi deve essere visto come un modo per riscoprire e riappropriarci delle nostre radici.
E' una opportunità alla mobilita' sostenibile, ed una chiara volonta' politica dell'Amministrazione che vuole incentivare l'uso delle due ruote anche per dare una risposta ecologica ai problemi odierni della viabilita' e dei parcheggi.

Ufficio Biciclette - I Progetti 2004-2005

Negli anni 2004 e 2005 avranno inizio due importanti progetti, che si avvarranno anche della collaborazione dell' Ente Parco Montemarcello Magra, del Canale Lunense e di alcune insegnanti delle scuole elementari di Nave e Ghiaia. Il primo, il percorso Sarzana-Mare, di tipo piu' turistico, consentira' di raggiungere il mare in sicurezza, partendo dalla citta'.Si snodera' per circa 7 km. lungo stradine per lo piu' sterrate e prive di traffico, dapprima lungo il corso del fiume Magra, e poi ancora attraverso stradine poderali raggiungera' la bella Tenuta di Marinella e da questa il mare. Il secondo, a scuola in bicicletta, di tipo piu' culturale, vedra' coinvolti da una parte il Canale Lunense come principale elemento di percorrenza sul territorio, e dall'altra alcune insegnanti delle scuole elementari di Nave e Ghiaia come supporto all'insegnamento delle regole della bicicletta e alla sperimentazione dei percorsi casa-scuola o citta'-scuola.


pista privata

pista privata
sembrerebbe, in realtà è un marciapiedi nell'area di gerardo,cmq poteva raccordarsi con la pista ciclabile ed evitare di passare nel traffico nella zona variante aurelia

rotonde-semafori

rotonde-semafori
visto che ormai abbiamo eliminato tutti i semafori, perchè intestardirsi a mantenere questo?l'assessore al traffico non passa mai di qui?non si rende conto che 3 rotonde in fila non servono a niente se in mezzo ci si piazza un semaforo?dobbiamo dare credito alle voci che malignano sul fatto che c'è la macchinetta che fa cassa???

rotonde-semafori 2

rotonde-semafori 2
sicuramente non x merito nostro,finalmente è stato fatto qualcosa in questo incrocio...ai posteri valutare, aspettiamo che apra McD...e infatti nei momenti di maggior traffico basta che ci siano dei pedoni che attivano la richiesta di passare si formano lunghe code...

incrocio nato male 2

incrocio nato male 2
ci voleva tanto a spostare il palo e fare un accesso più largo e con più visibilità?

incrocio nato male (via 27 gennaio-via s.gottardo)

incrocio nato male (via 27 gennaio-via s.gottardo)
questo incrocio è proprio pericoloso...xò dopo anni...

...VITTORIA!!!

...VITTORIA!!!
25/11/2008:palo spostato!quanto tempo ora per allargare la strada?

CI SIAMO

CI SIAMO
le case nel frattempo sono finite...forse però anche l'incrocio cambia...