La Nazione - Sarzana
Primo weekend estivo tra parcheggi selvaggi, tariffe contestate e spiagga erosa
SOLITE lamentele per l’indigesto foglietto giallo «affrancato» al parabrezza e anche per il pagamento delle tariffe orarie. Da lunedì scorso è iniziato il pattugliamento della polizia municipale anche nel lungomare, da Marinella a Fiumaretta essendo unificati i due comandi, e nel primo weekend di vera estate sono fioccate decine di contravvenzioni per divieto di sosta nonostante cartellonistica e talvolta buon senso indichino soluzioni alternative. I parcheggi a pagamento soprattutto ieri pomeriggio erano stracolmi: qualcuno come al solito ha storto il naso di fronte al tariffario anche se il peso della contravvenzione è di ben lungo superiore alla spesa di una sosta autorizzata, sotto al sole cocente ma se non altro al riparo da «mazzate». Il costo della sosta varia a seconda del parcheggio ma parte da euro 2.50 nella fascia oraria (8-14 oppure 14-20) oppure 4 euro tutto il giorno oppure euro 3.50 mezza giornata e 6 l’intera. Insomma cifre non certo da capogiro di fronte alle 38 euro per divieto di sosta per aver parcheggiato in piena tenuta, in zona disco orario non rispettata oppure lungo via Marinella ai bordi della carreggiata sino quasi al confine con il Comune di Ortonovo. Insomma, stessa spiaggia, ma che fatica arrivarci. Inutile e pericolosissimo provarci in bicicletta partendo da Sarzana per l’ormai dichiarato fallimento della pista ciclabile di cui restano righe confuse e cancellature. Ma chi ci prova, compresi i motociclisti, devono stare molto attenti alla fila interminabile di canne che penzolano altissime verso la carreggiata. E a proposito di pericoli: da anni la Consulta di Marinella chiede il divieto di sosta dei mezzi lungo la Litoranea in particolare verso monti. Le macchine in sosta infatti ostruiscono la visibilità agli automobilisti che escono dai parcheggi creando pericolo anche ai pedoni.
Le ultime mareggiate, arrivate proprio alla vigilia delle aperture, hanno creato non pochi problemi ad alcuni stabilimenti balneari. La spiaggia «mangiata» dal mare è stata compensata dalla collaborazione tra stabilimenti e l’avallo del Comune che ha concesso di usufruire di spazi di confine tra bagni per sistemare file di ombrelloni. «Qualche problema di pulizia c’è ancora - commentano alcuni balneatori - ma dopo aver smaltito tonnellate di materiale dopo l’alluvione di ottobre quella dello scorso mese ci ha spiazzati ma abbiamo fatto il possibile per liberare le spiagge e parcheggi. E le spese sono state davvero tante».
Massimo Merluzzi
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