Grazie al progetto con capofila il Parco di Montemarcello
ARRIVANO le biciclette condivise, quelle che con poco sforzo porteranno i turisti nel centro cittadino e in tutta la vallata. Per le strade trafficate, e l’ assenza di piste ciclabili le amministrazioni comunali che hanno aderito al progetto «Bike Sharing» che ha come capofila l’Ente Parco di Montemarcello, si attrezzeranno. Studieranno come sistemare le sponde del canale Lunense da anni al centro di uno studio di fattibilità in materia di mobilità e le principali arterie di collegamento, cercando di superare il fallimento della pista ciclabile disegnata e poi «cancellata» per manifesta pericolosità su viale XXV Aprile. Il progetto di biciclette «condivise» parte da Sarzana e a macchia d’olio coinvolgerà anche i Comuni di Ameglia, Ortonovo, Lerici che hanno sposato il piano aperto con un bando nazionale dal Ministero dell’Ambiente e avviato dal Parco qualche anno fa. Ieri sono iniziati i lavori di allestimento degli stalli che renderanno operative le biciclette. Non saranno elettriche ma alimentate con una turbina che agevolerà la pedalata. Il progetto sarzanese è stato sviluppato dall’architetto Tornaboni e dall’assessore ai lavori pubblici Massimo Baudone. Gli scavi per installare le rastrelliere sono iniziati in piazza San Giorgio e nei prossimi giorni si trasferiranno a Porta Romana, i due punti individuati come punti di partenza per il viaggio sulle due ruote. Ancora da studiare la formula che consentirà ai ciclisti di prendere a noleggio i mezzi ma dei dettagli si occuperà la società «Bici in città» che sta promuovendo la campagna di utilizzo della bicicletta in tante città italiane. Compito indubbiamente più semplice in quei centri nei quali la filosofia della mobilità sulle due ruote, per evitare il
traffico e senza problemi di parcheggio, è avanti anni luce e lo è sempre stata. Città nelle quali le strade hanno sempre tenuto conto delle esigenze di chi volendo evitare di trascorre ore nel caos inforca la bici e giunge a destinazione. Per ora dunque arriveranno le bici, staccando allo sprint le piste ciclabili ancora in divenire. Quella su via Brigata Muccini è legata al progetto Botta, in viale XXI Luglio i lavori sono appena ripartiti dopo un lungo stop e nelle altre zone non esistono spazi adeguati. Ma il primo passo è stato compiuto e a breve le rastrelliere saranno pronte. Attraverso pannelli fotovoltaici si innescherà l’alimentazione elettrica che fornirà «benzina» alle biciclette. Si «accenderanno» con una chiavetta fornita dalla società di gestione, con costi ancora da stabilire.
Massimo Merluzzi